English
Lascia la tua email per rimanere aggiornato sulle nostre attività

News

Linee guida INPS per la VALUTAZIONE a Fini di INVALIDITA' CIVILE del MINORE affetto da DIABETE T. 1

immagine 20 Novembre 2015

E’ con vero piacere che pubblichiamo il messaggio inviato dalla Commissione Medica Superiore dell'INPS a tutti i Coordinatori Medico-Legali Regionali ed ai Responsabili delle UOC/UOS territoriali per l’applicazione delle linee per la concessione delle agevolazioni previste dalla Legge 104 e l’Indennità di frequenza scolastica, concesse a tutti dall’esordio a 18, senza revisione su tutto il territorio nazionale
Un traguardo che aspettavamo da tempo reso possibile anche dalle richieste  espresse nel corso della V Conferenza del Volontariato a Riccione dalle associazioni e che  hanno trovato terreno fertile nei nostri interlocutori.
Richieste frutto di un importante lavoro di ascolto e condivisione promossa da AGD Italia su tutto il territorio nazionale che ha permesso di raccogliere esperienze e osservazioni negli incontri di Catania, Roma, Bologna.
Anche se l'esperienza ci suggerisce di non farci prendere da facili entusiasmi, possiamo sicuramente affermare che oggi le famiglie hanno sicuramente uno strumento in più per affermare i loro diritti.

Sottolineiamo con piacere alcuni passaggi conclusivi del documento che potrete trovare in allegato:

"La breve disamina condotta sugli aspetti clinici del diabete mellito tipo 1, sull’impegno terapeutico che esso comporta e sulle indicazioni socio-assistenziali  recentemente dettate dal Ministero della Salute non può che approdare ad una prima considerazione basilare e  propedeutica ad ogni proposta valutativa.
L’acquisizione, da parte del minore affetto da diabete mellito tipo 1, della necessaria consapevolezza di dover convivere con una malattia cronica non guaribile,  ma  solo controllabile,  e al contempo  della indispensabile competenza a gestire il trattamento terapeutico, rappresenta un processo graduale, lento ed  inevitabilmente legato alla  sua complessiva maturazione psico-fisica.
L’autonoma competenza alla terapia, infatti , non si esaurisce  nella sola capacità manuale di  auto-inoculazione del farmaco ma presuppone invece l’acquisizione di  compiute capacità di critica, giudizio e autodeterminazione tali da permettere di fronteggiare nel modo più opportuno  le estemporanee esigenze di adeguamento terapeutico proposte da variazioni dell’alimentazione o dell’attività fisica ovvero dalla comparsa di sintomi indicativi di una condizione di ipo o iperglicemia.
Si tratta evidentemente di una attività cognitivo-volitiva  tanto complessa quanto delicata e pericolosa per le possibili conseguenze di un errore valutativo.

A tal proposito non si può non ricordare  che, pur in altri ambiti e a fini diversi, la capacità di autodeterminazione da parte del minore  sia esclusa prima dei 14 anni di età e debba essere valutata caso per caso tra i 14 e 18 anni, risultando presunta solo al raggiungimento della maggior età.

Su tali presupposti, considerando prioritaria la tutela della salute e della sicurezza del minore  e allo stesso tempo eccedente dalle possibilità della commissione valutatrice una compiuta valutazione sul suo grado di maturità, la Commissione Medica Superiore  ritiene che per i minori  affetti da diabete mellito tipo 1, si debba:

1.    riconoscere in ogni caso la sussistenza di difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri dell’età,  ai fini dello status di “minore invalido” e del conseguente diritto all’indennità di frequenza;

2.    riconoscere in ogni caso la sussistenza della condizione di handicap con connotazione di gravità,  con previsione di revisione al raggiungimento dell’età adulta.

Tale orientamento oltre che soddisfare pienamente l’obiettivo  più generale perseguito dalla Commissione Medica Superiore INPS di  promuovere in ogni caso una valutazione medico legale fondata sull’evidenza clinica, garantisce al minore portatore di una malattia cronica, come è il diabete mellito, l’assistenza scolastica necessaria  a permettergli la massima espressione delle sue qualità e capacità  nell’ottica futura di un pieno inserimento nella società e nel mondo del lavoro.

Ci  permettiamo comunque di consigliare in ogni caso di mantenere, verso l'INPS e le commissioni, un atteggiamento di conciliazione e non di pretesa visto che si tratta ancora di "linee-guida". Proprio per questo vi chiedo di segnalare ogni situazione degna di nota per ritornare sull'argomento con le Istituzioni laddove fosse necessario.